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Tiroide : come funziona e come si cura

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Perchè la tiroide smette di funzionare

A volte possono esserci problemi con la tiroide senza che la tiroide stessa presenti degli effettivi problemi. Le analisi del sangue a volte ci possono ingannare e farci credere che non ci sia alcun problema con la nostra salute anche quando non e’ cosi’.Quando si stanno assumendo farmaci per la tiroide, a causa di : cancro alla tiroide, rimozione della stessa o si hanno i sintomi di problemi tiroidei, ma ci viene detto che siamo sani, e’ molto importante per noi sapere che ci sono opzioni per sentirsi e vivere meglio.

Quando la tiroide non funziona sintomi

Quando gli apparati del nostro corpo lavorano in sincrono e armonia si beneficia di una buona salute, quando cio’ non accade la vita puo’ diventare stressante e anche un peso.Il nostro corpo e’ costituito da organi che sono formati da tessuti che a loro volta sono formati da cellule.Quest’ultime hanno bisogno di varie risorse per poter funzionare correttamente, quando queste risorse vengono a mancare le cellule si ammalano causando tessuti malati, organi malati e di conseguenza persone malate.Pensate alle cellule come un ufficio affollato con impiegati, computer, stampanti che lavorano in sincronia per creare un prodotto. Questo ufficio ha bisogno di energia che viene trasformata in produttivita’. Le cellule hanno le loro “fabbriche” di energia chiamate mitocondri, guardate ai mitocondri come l’unica fonte di energia che fa funzionare tutti gli apparecchi presenti nell’ufficio, senza questa fonte di energia niente puo’ funzionare e l’ufficio non puo’ produrre, se non funziona niente nella cellula la vita non e’ possibile. L’ormone libero T3 e’ cio’ che stimola il motore energetico della cellula, i mitocondri.
PERCHE’ IL TUO MEDICO TI DICE CHE LA TUA TIROIDE E’ SANA?
La ragione per cui il tuo medico dice che la tua tiroide sta bene e’ probabilmente dovuta al fatto che i valori del vostro TSH(thyroid stimulating hormone o tireotropina) sono normali e forse anche quelli del T4(tiroxina) rientrano nei parametri.Il TSH e’ prodotto dall’ipofisi, la ghiandola principale che regola la funzione di tutte le altre ghiandole che producono ormoni.Se il valore del TSH e’ troppo alto vi viene diagnosticato l’ipotiroidismo, se invece e’ troppo basso viene diagnosticato l‘ipertiroidismo. Se il TSH e’ entro i valori la maggior parte dei medici si ferma li perche’ non vedono ragione per cui fornire cure mediche. Il trattamento medico per l’ipotiroidismo e’ la terapia ormonale sostitutiva della tiroide(Eutirox, Sintrosint, ecc) e sono poche altre le soluzione che un medico puo’ offrire per risolvere il problema. Il T4 e’ l’ormone prodotto dalla tiroide stessa sotto direzione del TSH prodotto dall’ipofisi. Quando questi valori sono accettabili in termine medico sareste eutiroidei e la vostra tiroide dovrebbe avere una funzionalita’ normale.

GLI ORMONI TIROIDEI:TUTTO COMINCIA NEL CERVELLO

Il messaggio e’ originato in una parte del cervello chiamata ipotalamo, la zona che risponde agli stimoli ambientali come: luce, ora del giorno, stress, amore, fame, sforzo fisico e molto altro. L‘ipotalamo fa cominciare l’intero processo di produzione ormonale della tiroide rilasciando un ormone che si chiama TRH. Il TRH viaggia fino all’ipofisi per stimolare il rilascio di TSH(thyroid stimulating hormone). Questo primo passaggio richiede un input che e’ correlato a sostanze chimiche presenti nel cervello chiamate dopamina e serotonina. Il TSH dall’ipofisi arriva alla tiroide e attiva enzimi che iniziano la produzione dell’ormone tiroideo da parte della tiroide. Se stimolata correttamente dall’ipofisi tramite il TSH la tiroide produrra’ due ormonni, T4 e T3. Il T3 costituisce solo circa il 6,5% di cio’ che la tiroide produce mentre il T4 costituisce il restante 93,5% . Il problema sta nel fatto che il T3 e’ la forma attiva dell’ormone mentre il T4 e’ la forma “passeggera”chiamato anche preormone. In altre parole se la funzionalita’ della vostra tiroide e’ buona produrra’ una quantita’ sufficiente di T4. Se il T4 e’ sovraprodotto il TSH scendera’ al di sotto del normale e vi verra’ diagnosticato l’ipertiroidismo. Se il T4 e’ sottoprodotto il valore del TSH salira’ al di sopra del normale e vi verra’ diagnosticato l’ipotiroidismo.
UNA VOLTA PRODOTTO O PRESO COME MEDICAZIONE IL T4 DEVE ESSERE CONVERTITO IN T3
Il T4(preormone) deve attravesare vari step per essere convertito in T3 e successivamente in T3 libero che quindi possa entrare nel nucleo delle cellule e attivare geni specifici che avviino i meccanismi all’interno della cellula(metabolismo). Se il T4 lascia la tiroide e fallisce il processo di conversione in T3 libero allora una persona puo’ avere una tiroide normale ma comunque soffrire di tutti i sintomi e gli effetti dell’ipotiroidismo.

COME AVVIENE LA CONVERSIONE DA T4 A T3?

La conversione da T4 a T3 avviene in vari organi e puo’ essere influenzata dai vari stati di salute. Il 40% delle conversioni avviene nel fegato, 20% nel tratto digestivo e un altro 20% avviene nei muscoli e nei restanti organi( il restante 20% e’ reso permanentemente inattivo e ha la funzione di una “valvola di sicurezza”). Il processo richiede un ambiente sano in tutti questi sistemi, cosi’ come la presenza di enzimi e cofattori( gli enzimi hanno bisogno dei cofattori per poter svolgere la loro funzione propriamente) cio’ puo includere anche la presenza di vitamine e altri ormoni.
PROTEINA DI TRASPORTO: PUO’ ANDARE STORTO QUALCOSA MENTRE L’ORMONE E’ IN VIAGGIO VERSO LA DESTINAZIONE DESIDERATA?
E’ anche presente il problema del trasporto dell’ormone dentro la cellula stessa, per esempio, una volta che il T4 e’ stato convertito in T3 nel fegato o nel tratto gastrointestinale, deve essere trasportato in tutti i tessuti del corpo che ne hanno bisogno, ogni singola cellula ha bisogno dell’ormone tiroideo. L’ormone tiroideo influenza ogni cellula del corpo dalla testa alle dita dei piedi. Il suo trasporto avviene tramite una proteina di trasporto che e’ un po come un taxi che trasporta l’ormone nella sede in cui deve svolgere la sua funzione. Le proteine di trasporto sono formate da un’abbondante proteina chiamata albumina la cui disponibilita’ dipende dalla salute del nostro fegato. L’ormone tiroideo puo’ essere disponibile in forma libera oppure legato ad una proteina di trasporto. Il 99.7% dell’ormone e’ legato a una proteina di trasporto, il restante 0.3% e’ in forma libera pronto a svolgere la sua funzione. Perche’ sono importanti questi due valori? Il numero totale di T3 e T4 e’ importante perche’ ci dice se la tiroide riesce a produrre un numero sufficiente di ormoni. Il numero di T3 e T4 liberi e’ importante perche’ ci dice in maniera accurata quanto ormone si lega ai recettori delle cellule e stimola i mitocondri. Se il medico non analizza i volori di T3 e T4 cosi’ come i valori di T3 e T4 liberi allora non si sta tenendo conto di un grosso pezzo del puzzle.

CHE COSA SUCCEDE SE LA TIROIDE FUNZIONA BENE MA IL SEGNALE NON VIENE INVIATO DAL CERVELLO?

Questa e’ una condizione chiamata ipotiroidismo secondario che differisce da quello primario. L’ipotiroidismo primario e’ tale quando il cervello e l’ipofisi inviano il messaggio alla tiroide ma quest’ultima non riesce a svolgere le sue funzioni, quindi i valori del TSH aumentano mentre quelli del T4 rimangono bassi. L’ipotiroidismo secondario invece incombe quando l’ipofisi non riesce a comunicare che il corpo ha bisogno dell’ormone tiroideo. Questo comporta un abbassamento del TSH e il T4 rimane comunque sotto la norma, cio’ accade quando sono presenti malattie dell’ipofisi ma e’ una condizione che si puo’ venire a creare anche senza alcuna malattia. E’ ormai noto che l’eccesso di cortisolo, che si viene a formare quando il corpo e’ esposto a situazioni di stress o pericolo che si protraggono nel tempo, causa questo problema. Il cortisolo inibisce i segnali dall’ipotalamo all’ipofisi e sopprime il segnale in uscita del TSH. Questi processi possono essere influenzati anche da farmaci che alterano i livelli di dopamina e serotonina, farmaci ansiolitici, antidepressivi, farmaci contro il deficit d’attenzione etc. Milioni di persone assumono questi farmaci quotidianamente.
INFIAMMAZIONI E FUNZIONI IMMUNITARIE POSSONO ALTERARE LA FUNZIONE DELL’ORMONE TIROIDEO?
Il corpo si comporta con le reazioni immunitarie come se fossero infezioni croniche, come per esempio le intolleranze alimentari. Le malattie autoimmuni sono aumentate del 400% in soli tre decenni. Il sistema immunitario, come quello nervoso, ha un avanzato sistema di comunicazione che sfrutta sostanze chimiche chiamate citochine. Queste citochine hanno l’abilita’ di fermare alcuni processi corporei. In caso di una crisi come un influenza una risposta simile porterebbe beneficio al corpo ma in caso di risposte immunitarie croniche che si protraggono a lungo termine si puo’ incombere nella soppressione di alcuni importanti ormoni tiroidei e in infiammazioni croniche. Il sistema immunitario puo’ agire in molti modi diversi sull’efficenza della tiroide: recettori, enzimi…
COS’ALTRO PUO’ ANDARE STORTO?
FEGATO: La salute del fegato e la sua funzionalita’ possono essere compromesse. Gli enzimi che sono responsabili della conversione dal T4 al T3 si trovano nel fegato. Immaginatevi il fegato come un’autostrada che collega l’interno del vostro corpo con il mondo esterno. Le macchine che sono sull’autostrada sono tossine e prodotti di rifiuto che si generano normalmente dai processi metabolici, e devono essere rimossi dal corpo. Quest’autostrada ha 6 corsie che permettono il passaggio delle macchine, ogni corsia ha il suo nome: coniugazione del glutatione, metilazione, acetilazione, glucuronidazione, solfatazione e la coniugazione degli amminoacidi. Se una o piu’ di queste corsie venissero ostruite per una qualsiasi ragione, si verrebbe a formare traffico e le tossine continuerebbero ad aumentare all’interno del fegato e del corpo. A volte le tossine sono cosi’ numerose che anche se tutte e sei le corsie stanno svolgendo la loro funzione, si puo’ lo stesso venire a formare del traffico. Se la funzionalita’ del fegato e’ compromessa cio’ interferira’ sulla conversione del T4 a T3. La metilazione e’ uno dei principali metodi di cui il fegato si serve per disintossicarsi, se c’e’ un qualche difetto in questo processo e’ come se la corsia principale dell’autostrada si bloccasse, questo risulterebbe in un imbottigliamento e quindi in un accumulo di tossine nel corpo. Il funzionamento del fegato puo’ essere reso piu’ difficile da: farmaci, alcolici, squilibri del glucosio nel sangue, infiammazioni sistemiche e squilibri ormonali.
DIGESTIONE: La conversione da T4 a T3 nel tratto digerente necessita di un ambiente sano e di una sana flora batterica. L’importanza di una buona flora batterica non puo’ essere sottovalutata, il ruolo che i batteri hanno nella salute della tiroide e’ solo una delle tante funzioni che hanno. Assumere probiotici, sebbene sia una buona idea in molti dei casi puo’ non essere l’unica soluzione da considerare. Una situazione in cui sono presenti colonie di batteri anomali, viene chiamata disbiosi. Dobbiamo chiederci il perche’ e non solo identificare i sintomi e fornire una buona flora batterica mangiando sano e assumendo probiotici. Il tratto gastro intestinale puo’ essere la fonte centrale di problemi di conversione e allo stesso tempo puo’ essere responsabile di mettere sotto sforzo il fegato a causa di infiammazioni dovuti a un ambiente malsano nel tratto gastrointestinale. L’apparato digerente svolge attivita’ enzimatiche che sono direttamente responsabili dei processi di conversione dell’ormone tiroideo. Batteri nell’intestino tenue, luogo in cui non si dovrebbero trovare, possono rilasciare una tossina chiamata lipopolisaccaride che causa una cascata di risposte immunitarie che alterano la funzionalita’ della tiroide. Sintomi di una disfunzione del tratto gastrointestinale che contribuisce a una blanda conversione di ormone tiroideo sono: reflusso acido, gas e gonfiore, costipazione che puo’ essere alternata a diarrea, sindrome dell’intestino irritabile, feci troppo liquide.
SALUTE ORMONALE: Un principio fondamentale nella fisiologia e’ che tutti gli ormoni influenzano tutti gli ormoni. Abbiamo ormoni per lo stress che possono essere rilasciati quando ci sentiamo in pericolo, oppure quando abbiamo un infiammazione dovuta a infezioni, allergie o intolleranze alimentari. Abbiamo ormoni che regolano il livello di gucosio presente nel sangue e l’appetito, oppure abbiamo ormoni che sono relazionati con la salute sessuale come il testosterone, progesterone oppure gli estrogeni. La vitamina D, tecnicamente non e’ una proteina ma un ormone. La melatonina e’ un ormone che viene prodotto dal cervello e regola i cicli del ritmo circadiano. Se tutti gli ormoni influenzano tutti gli ormoni allora tutti quelli appena menzionati possono influenzare la funzionalita’ dell’ormone tiroideo.
COME GLI ORMONI POSSONO INFLUENZARE DIRETTAMENTE LA SALUTE DELL’ORMONE TIROIDEO?
L’uso di ogni forma di anticocezionale che influenza ormoni sessuali come il progesterone e gli estrogeni, puo’ causare l’eccessiva produzione della proteina che trasporta il T3 nella sede in cui deve agire. Questo generalmente non permette all’ormone di abbandonare il taxi di cui abbiamo parlato prima. La ridotta capacita’ dell’ormone di staccarsi dalla proteina di trasporto causa un valore normale di T3 che sono legati alle proteine di trasporto un anomalo abbassamento nel valore del T3 libero, percio’ un numero insufficiente di ormone attivo entrera’ nelle cellule.
CHIMICA DEL CERVELLO COLLEGATA ALLA SEROTONINA E ALLA DOPAMINA
Due delle sostanze chimiche piu’ comuni del cervello possono venire alterate da farmaci, poco sonno e abitudini alimentari non corrette.
IPOFISI: La ghiandola principale che controlla la funzionalita’ di tutti gli altri ormoni includendo la produzione degli ormoni maschili e femminili, l’ipofisi e’ suscettibile a: stress. stile di vita, esercizio fisico e dieta.
ENZIMI TIROIDEI E LA DISPONIBILITA’ DI MICRONUTRIENTI
Una funzione base dell’attivita’ tiroidea e’ quella di far entrare lo iodio nelle cellule della tiroide e di produrre l’ormone tiroideo. Produzione dell’amminoacido tirosina.
FUNZIONI DEL FEGATO: Conversione enzimatica, produzione di proteine di trasporto che trasportano gli ormoni, disintossicazione del corpo, smaltimento di alcool e farmaci.
FUNZIONE DIGESTIVA: convesione enzimatica (enzimi dell’acetilazione e la solfatazione). Microbioma, l’integrita’ della barriera che divide il cibo dalla nostra riserva energetica.
SALUTE IMMUNITARIA: Presenza di problemi cronici o microbiali causati da virus, batteri, funghi, parassiti o lieviti. Autoimmunita’ ,intolleranze alimentari, infezioni dentinali e intestinali.
SALUTE ORMONALE: Vitamina D( di cui sono stati controllati i valori), perimenopausa/menopausa, sterilita’ per la donna, cambiamenti dopo il parto, basso testosterone per l’uomo, bilanciamento cortisolo/insulina.
SALUTE DEI RECETTORI CELLULARI: Quando si prendono farmaci per la tiroide c’e’ sempre la possibilita’ che i recettori sviluppino una sensibilita’. Proprio come i diabetici hanno resistenza all’insulina, le persone che prendono farmaci per la tiroide possono sviluppare una resistenza all’ormone tiroideo. Supporto dei mitocondri attraverso la dieta e lo stile di vita.
Puo’ tutto questo essere risolto con una prescrizione di un farmaco per la tiroide che riduce l’elevata quantita’ di TSH? La risposta e’ no. La verita’ e’ che l’unico caso in cui dovete prendere farmaci per la tiroide e’ quello in cui senza di loro stareste molto male. L’assunzione di un farmaco non puo’ risolvere tutti i problemi elencati in precedenza, la presenza di questi problemi portera’ a sintomi progressivi e una scarsa salute, indipendentemente da quanto il valore del vostro TSH e’ “normale”.
COME AFFRONTARE QUESTI PROBLEMI?
Mantenendo una normale funzionalita’ del fegato e del tratto gastrointestinale per garantire la conversione da T4 a T3. Identificando le intolleranze alimentari ed evitare quel tipo di cibo. Supporto degli enzimi digestivi. Appropriata esposiozione alla luce ed evitare l’inquinamento. Regolazione del cortisolo e dell’ormone da stress. Assumere micronutrienti come iodio (se non avete la sindrome di Hashimoto), selenio , vitamina B6, B12, zinco e la vitamina C. Presenza di quantita’ sufficiente degli acidi grassi essenziali.

Ricercatrice dotti.ssa Yordanka Ivanova

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